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IMU 2021, PRIMA RATA: COSA FARE SE NON SI È PAGATA ENTRO IL 16 GIUGNO
25 Giugno 2021ECONOMIA
Bonus affitti
Quando scade l’IMU 2021? Questa è una domanda che nel corso degli ultimi mesi ha catalizzato l’interesse di moltissimi contribuenti italiani. A questo proposito la prima data da cerchiare in rosso sul calendario è stata il 16 giugno 2021, termine entro il quale si doveva corrispondere la prima rata dell’imposta municipale unica (o acconto). La seconda scadenza riguarda invece il saldo, che dovrà essere corrisposto entro il 16 dicembre 2021.
Ma cosa succede se si è oltrepassato questo primo termine? Vediamo quindi insieme cosa fare in caso di pagamento dell’IMU in ritardo, quali sono le sanzioni previste e come calcolarle.
Cosa succede se si paga l’IMU in ritardo?
Tutti i contribuenti che, per qualsiasi motivo, non hanno corrisposto l’acconto nelle tempistiche appena citate – e cioè entro il 16 giugno 2021 – possono regolarizzare comunque il versamento con il Comune, potendo contare su una riduzione delle sanzioni normalmente previste in caso di omesso versamento.
Ravvedimento operoso dell’IMU
Il contribuente in mora può dunque ravvedere la sua posizione spontaneamente ottenendo una riduzione della sanzione proporzionale al tempo che intercorre tra la data del 16 giugno 2021 e quella in cui viene effettuato il pagamento; in questo caso si parla di ravvedimento operoso, opportunità introdotta dall’art. 13 del Dlgs n. 472/97. In linea generale, possiamo dire che prima si decide di aderire al ravvedimento operoso e meno ingente sarà la sanzione a cui si andrà incontro.
Pagando questa sanzione, che è dunque una maggiorazione dell’importo IMU da corrispondere, il contribuente potrà rimettersi in regola con l’imposta municipale unica, non andando così incontro a richieste di pagamento più onerose da parte del Comune.
Come calcolare il pagamento dell’IMU in ritardo?
Il ravvedimento operoso prevede un versamento spontaneo del contribuente che, senza attendere l’intervento dell’Amministrazione finanziaria, liquida autonomamente l’importo del tributo, degli interessi e delle sanzioni.
Ma come si calcola per l’IMU 2021? Per riuscire a elaborare una cifra esatta si devono applicare delle specifiche percentuali all’importo IMU da versare, approfondite poco più avanti. Queste percentuali variano a seconda dei giorni di mora dello stesso contribuente.
Gli interessi sono calcolati al tasso legale, che per il 2021 è allo 0,01%.
La sanzione prevista per l’omesso versamento dell’IMU è invece pari al 30% dell’importo dell’imposta. Oppure il 15% se i versamenti sono effettuati con un ritardo non superiore a 90 giorni dalla scadenza. Ma bisogna ricordare che attraverso il ravvedimento operoso si può ottenere un’ulteriore riduzione di tale percentuale.
Quali sono le sanzioni
Le tipologie di ravvedimento, come abbiamo accennato, sono diverse e si distinguono tra loro a seconda del numero dei giorni che sono passati dalla scadenza del termine per pagare il tributo:
  • super breve – entro 14 giorni dalla scadenza ordinaria dell’IMU si applica una sanzione dello 0,1% dell’imposta per ciascun giorno di ritardo (pari quindi a 1/10 della sanzione ordinaria del 15%, ulteriormente ridotta a 1/15 per ogni giorno di ritardo).
  • Breveentro 30 giorni, esattamente dal 15° al 30°, dalla scadenza ordinaria dell’IMU viene applicata una sanzione dell’1,5% dell’imposta (pari quindi a 1/10 della sanzione ordinaria del 15%)
  • Medioentro 90 giorni dal termine previsto per il pagamento dell’imposta, la sanzione raggiunge l’1,67% dell’imposta (pari quindi a 1/9 della sanzione ordinaria del 15%)
  • Lungo – al superamento del tetto dei 90 giorni di ritardo se il pagamento viene effettuato comunque entro un anno si applicherà una sanzione del 3,75% dell’imposta (pari quindi a 1/8 della sanzione ordinaria che, avendo superato i 90 giorni, non è più del 15% ma è del 30%)
  • Lunghissimo – se il pagamento viene effettuato dopo l’anno ma entro due anni, si applicherà una sanzione del 4,28% dell’imposta (pari quindi a 1/7 della sanzione ordinaria del 30%). Se il pagamento viene invece effettuato dopo 2 anni, si applicherà una sanzione del 5% dell’imposta (pari quindi a 1/6 della sanzione ordinaria del 30%)
Chi non paga l’IMU 2021?
Il pagamento dell’IMU non riguarda però tutti i proprietari di immobili; come infatti abbiamo avuto modo di vedere già in questa guida esistono delle specifiche categorie di contribuenti che per il 2021 possono contare sull’esenzione dell’imposta municipale unica. Tra queste ricordiamo rapidamente:
  • i proprietari di una prima casa adibita ad abitazione principale, a meno che questa non rientri nelle categorie catastali corrispondenti ad immobili di lusso.
  • Una pertinenza, per ciascuna categoria catastale, della prima casa (il pagamento dell’IMU si deve solo dalla seconda pertinenza per ciascuna categoria catastale in poi).
  • Alloggi sociali, abitazioni universitarie case assegnate al coniuge a seguito di separazione (sempre che risultino essere abitazione principale).
  • Immobili posseduti dallo Stato, dalla Chiesa, dalle Regioni, dalle Province e dai Comuni.
  • Esenti dal pagamento dell’acconto del 16 giugno – secondo la Legge di Bilancio 2021 – sono invece gli immobili adibiti a stabilimenti balneari, lacuali, fluviali e termali, alberghi, agriturismi, villaggi turistici, ostelli, campeggi, affittacamere e b&b, sale da ballo, discoteche e night club
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