Nei primi nove mesi 2021 il mercato residenziale ha segnato una significativa crescita in termini di volumi, chiudendo con una variazione delle compravendite del +43,1%, rispetto allo stesso periodo del 2020, per un totale di 536.022 transazioni (dati Agenzia delle Entrate). Da un lato si tratta di un rimbalzo prevedibile a seguito del calo registrato nel periodo di lockdown del 2020, dall’altro i dati mostrano una crescita del 23% rispetto al 2019. .
Secondo le rilevazioni operate presso le agenzie del network, a livello di prezzi, il primo semestre del 2021 ha visto una variazione media intorno al +0,3%, invertendo il trend del semestre precedente. I tempi di vendita sono in lieve calo su una media di 4,4 mesi, così come gli sconti in sede di chiusura delle trattative, intorno all’11%.
Contestualmente il residenziale in locazione è entrato nel radar degli investitori: già nel 2020 aveva registrato un volume totale di investimenti di 370 milioni di euro e nei primi nove mesi del 2021 il totale è stato di 210 milioni di euro (4% del totale investimenti capital market). Questo fenomeno è in linea con i nuovi comportamenti di consumo e vita, caratterizzati da una crescita in termini di interesse, legata alle nuove forme di abitare multifamily, quali co-living, serviced apartment, oltre che il senior living.
Le previsioni per il 2022
Se il secondo semestre del 2021 chiuderà con un lieve crescita dei prezzi delle abitazioni, in un contesto di compravendite in aumento, anche per il 2022 si prevede un trend in crescita per entrambe le variabili. Per quanto riguarda il mercato creditizio, nel 2021 è stato confermato il trend degli ultimi anni, che ha visto una massiccia richiesta di finanziamento a tasso fisso; importante in questo contesto la richiesta dei finanziamenti con garanzia Consap, per cui le iniziative del governo hanno dato una significativa spinta all’acquisto di immobili da parte delle giovani coppie.
“Un altro fattore da prendere in considerazione sull’andamento del mercato residenziale e creditizio nel 2021, e che avrà un forte impatto per tutto il 2022, è il vantaggio fiscale del Superbonus 110% (previsto con il Decreto Rilancio 19 maggio 2020 e confermato con le relative proroghe con l’emanazione della legge di Bilancio 2021) che supporta gli interventi di efficientamento energetico negli edifici residenziali. Questo funge da stimolo alla domanda di abitazioni usate da riqualificare anche con ricorso al credito, in quanto i progetti di qualificazione energetica degli immobili possono prevedere una sovrapposizione dei diversi incentivi oggi presenti nel panorama italiano che, a differenza del Superbonus, non coprono la totalità delle risorse investite”
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